C’è tantissimo da raccontare su Casin’Anand !
Ciò non toglie che desidero restare connessa al motivo per il quale tutto ciò e stato creato: ossia la scoperta del kundalini yoga, la trasformazione che ha effettuato su di me ed il sentimento prorompente di creare uno spazio propedeutico al condividere l’esperienza con chi lo desidera ed e pronto!
Comincerò dunque col descrive quello che scoprirete entrando nella shala *, per partecipare ad una pratica di kundalini yoga come insegnato da Yogi Bhajan.
Andrete a sedervi su di un tappetino, in fibra naturale per agevolare il flusso delle energie che, al contrario, materie sintetiche impediscono. In posizione facile, con le gambe incrociate davanti a voi , la spina dorsale ben dritta, il corpo connesso al suolo dagli ischi ben piantati sul vostro tappetino e cuscino, il mento leggermente rientrato in modo da mantenerne il suo retro ben dritto e allineato sulle cervicali e la concentrazione va portata al “terzo occhio” il punto situato al centro delle nostre sopracciglia, in modo da stimolare la ghiandola pineale che vi dimora, il tutto sempre conservando gli occhi chiusi.
Si chiudono gli occhi per connettersi col proprio intimo profondo , facendo attenzione al proprio respiro, rendendolo più consapevole, più lungo, profondo e lento; le braccia sono tese con i polsi poggiati dolcemente sulle ginocchia, il pollice e l’indice si toccano nel mudra* “gyan” il mudra della saggezza che connette il pollice che rappresenta noi stessi, il nostro ego positivo ed e correlato al pianeta Marte e l’elemento Fuoco che trasforma ed equilibria le energie, con l’indice che si riconnette al pianeta Giove pianeta della Conoscenza, del sapere e all’elemento Aria che ci rende creativi.
Si assapora la freschezza dell’aria che fluidamente entra da entrambe le narici, la bocca resta sempre ben chiusa con la lingua morbida adagiata al suo interno, e il calore dell’aria emessa ad ogni espiro, ogni senso e presente ascoltando i rumori che ci circondano, gli odori, il contatto con l’aria, il suolo, l’energia della presenza degli altri partecipanti e della musica, se c’è.
Una volta risvegliato tutto ciò, strofiniamo con energia i palmi delle nostre mani l’uno contro l’altro, per riattivare una circolazione energetica dinamica e poi li portiamo con grazia in posizione della preghiera, ossia i due palmi che si toccano, dito contro dito, con le dita tese ma non rigide, con le punte che guardano il cielo e la parte esterna dei pollici poggiata sullo sterno ad effettuare una lieve pressione sul nervo della vita ( o vago) ed in ascolto del battito del nostro cuore.
A questo punto intoniamo per 3 volte l’Adi Mantra: il mantra che ci sintonizza con la nostra vera identità, il nostro se profondo, entriamo cosi sulla giusta frequenza del nostro essere Infiniti ed immortali ed allo stesso tempo ci allineiamo alla lunga catena d’oro di tutti i guru ed insegnanti che ci hanno preceduto e quelli che ci succederanno.
Per far ciò inspiriamo profondamente ed espiriamo il mantra in un solo espiro che dal ventre sale al cuore per fuoriuscire dalla bocca risuonando sul palato ed il cranio. In questo modo riconnettiamo le nostre radici e saliamo lungo la colonna vertebrale col nostro respiro fino alla corona e riproduciamo la danza eterna dell’albero della vita che dalle radici sottostanti dirama poi i suoi molteplici rami nell’infinito, sempre passando attraverso il cuore, il fulcro creativo del tutto.
Simbolicamente ritroviamo l’essenza di Casin’Anand dove terra e cielo si riuniscono attraverso il nostro cuore fautore di bellezza e armonia.
Questo meraviglioso mantra ricongiunge cosi il femminile al maschile nel cuore, al termine del terzo espiro restiamo in silenzio ad assaporare le sensazioni e qualsiasi cosa si presenti, sempre mantenendo la colonna ben dritta.
Le sue parole sono
ONG NAMO GURUDEV NAMO
Che significano: Mi inchino al Maestro Infinito, mi inchino al Maestro che risiede all’interno di me.
Alla fine di questa bellissima pratica mi piace proseguire col triplice canto dell’A CHARAN MANGALA: mantra di protezione che ha il potere ci proteggerci durante tutta la giornata.
Le sue parole sono
AAD GURAY NAMEH, JUGAAD GURAY NAMEH, SAT GURAY NAMEH, SIREE GUROO DAYV-AY NAMEH
Che significa: Mi inchino alla saggezza primordiale, mi inchino alla saggezza attraverso tutti i secoli, mi inchino alla vera saggezza, mi inchino alla grande invisibile saggezza.
Questo mantra ci guida dal primo all’ultimo momento delle nostre esperienze ed attività, ci guida dalla verità profonda del nostro cuore, dissipando i dubbi ed aprendoci alla protezione inglobandoci in un campo magnetico di luce protettiva.
Alla fine anche questa volta in silenzio ascoltiamo il volteggiare nell’etere di questo mantra benefico , una volta assaporato il tutto siamo pronti ad iniziare la nostra pratica che sarà composta da esercizi di riscaldamento, un kriya, il rilassamento finale ed una meditazione conclusiva.
Nel prossimo incontro vi spiegherò cos’e un kriya
Un abbraccio di luce e a presto
Sat Nam*
Tarandev ( il mio nome spirituale)
*Mantra: letteralmente :man :mente e tra: onda di movimento:mantra e il flusso della ripetizione del suono e del ritmo che dirige o controlla la mente,; sono suoni, sillabe o canti dotati di potere szpirituale
*shala:sala dove si pratica lo yoga
*mudra: posizione delle mani
*sat Nam :saluto nel kundalini yoga: letteralmente “Vera Identita”
Gyan Mudra
Prayer Pose
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