Il 20 Marzo giornata dell’equinozio e della Primavera
Cari Amici, Oggi e il giorno dell’equinozio di primavera e voglio raccontarvi delle sue origini , celebrazioni
e devozione che ha sempre destato sull’umanità dell’intero pianeta. Ora ce lo siamo dimenticato ma il 20 di Marzo e una giornata fondamentale, un varco
energetico in cui l’intera energia cambia! E il giorno in cui “Guru”: il passaggio dall’oscurità alla luce trova il suo equilibrio in quanto
queste due componenti vengono a trovarsi in perfetto equilibrio. Che si tratti di tradizioni yogiche, sciamaniche o astrologiche, si parla sempre di un momento
benedetto visto come una soglia di trasformazione. Nello yoga e il momento in cui le due energie: Shakti e Bhakti : il maschile ed il femminile, la
Terra ed il Cielo si allineano in perfetto armonico equilibrio, predisponendo cosi alla meditazione, crescita e slancio verso nuovi traguardi. Gli sciamani invece vedono in esso il momento in cui si assottiglia la separazione tra visibile
ed invisibile il che acconsente all’intuito di affinarsi per guidarci verso nuovi inizi. Questo momento rappresenta un “Capodanno cosmico”, il sole entrando in Ariete, il primo
segno di Fuoco dello zodiaco, rappresenta appunto questa “ignatio” rinnovata a nuova
creatività energetica. Per le antiche civiltà e sempre stato un momento sacro, di celebrazione, di cerimonie, di
offerte a Madre terra , di rituali col Fuoco, di riallineamento col nuovo ciclo vitale. Con questo giorno di inizio di Primavera, inizia un nuovo ciclo vitale in cui poter aggiornare noi stessi a nuovi propositi per rinnovato inizio di vita ed energia, e il momento di scrollarsi di dosso torpori invernali per accogliere con gioia ed apertura il nuovo ciclo e danzare assieme a lui. Per questo e il momento giusto per una bella pratica di yoga, una meditazione, guidata ma
anche una bella meditazione camminando nell’oliveto ed onorando ogni singolo pezzetto di
natura che incrociamo, tutte attività che fanno vibrare Casin’Anand . Concluderemo la serata attorno al braserò ascoltando l’assiolo cantare su di un ramo , e
cantando Wahe Guru con gli occhi rivolti alle stelle cercando di riconoscere la costellazione
dell’Ariete. Anche se e più facile scovarla nel cielo autunnale sotto Andromeda!